CAMBIAMENTI CLIMATICI: NON C’E’ PIU’ TEMPO

Nel corso dell’ultimo secolo si è assistito ad un anomalo incremento delle concentrazioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera terrestre. La comunità scientifica che studia il clima è ormai unanime nell’affermare che la causa di questo fenomeno sia da ricondurre alle attività antropiche che, a partire dalla rivoluzione industriale e in maniera ancor più accentuata negli ultimi decenni, hanno causato l’immissione nell’ambiente di sempre maggiori quantitativi di questo gas clima-alterante.

La conseguenza dell’incremento della concentrazione di co2 nell’atmosfera si traduce nell’aumento della temperatura media globale rispetto alla situazione precedente all’area industriale di + 1°C e, secondo il trend in corso tale valore si porterà a + 1,5°C entro il 2040. Questo si deve alla capacità dell’anidride carbonica contenuta in atmosfera di assorbire e riflettere in tutte le direzioni l’energia emessa sotto forma di calore dalla superficie terrestre.

Già oggi gli effetti dell’incremento della temperatura media sono molteplici e determinano problematiche molto serie che a loro volta comportano danni e rischi per l’ecosistema terrestre, basti pensare che sono già riconosciuti oggi i seguenti effetti:

  • Perdita di ghiaccio artico in termini di volume e superfici
  • Innalzamento del livello medio dei mari
  • Estremizzazione dei fenomeni climatici estremi
  • Incremento delle ondate di calore
  • Perdita di biodiversità
  • Calo della resa dei raccolti agricoli
  • Riduzione della barriera corallina

La tendenza, se non si intraprenderanno nell’immediato azioni volte ad invertire la rotta, potrebbe portare a perdite e danni irreversibili.

A monitorare la situazione climatica, studiarne i mutamenti, le cause e individuare le possibili strategie di adattamento e mitigazione vi sono molte istituzioni e comunità scientifiche e il soggetto più autorevole è considerato l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’istituzione mondiale per la valutazione dello stato della conoscenza scientifica sui cambiamenti climatici, gli impatti, i potenziali rischi futuri, e le possibili opzioni di risposta. L’IPCC negli anni ha prodotto molti Report in cui ben descrive quanto sta accadendo e fornisce anche gli strumenti affinché i Policy Makers possano adottare le giuste strategie per introdurre i cambiamenti necessari.

Uno degli ultimi report prodotti è stato pubblicato lo scorso 8 agosto 2019 e ha il seguente titolo: “Climate Change and Land”. Una sintesi del Report in forma di domande/risposte è stata redatta dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), che rappresenta il focal point italiano dell’IPCC, e permette di carpire rapidamente gli elementi principali che delineano lo stato attuale della situazione globale connessa al cambiamento climatico e le scelte che devono essere operate nel più breve tempo possibile per invertire la rotta.

 

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