IL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ITALIA
Il 7 marzo 2022 l’ISPRA ha presentato la terza edizione del “Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia: Pericolosità ed indicatori di rischio“, elaborato che fornisce il quadro di riferimento aggiornato sulla pericolosità per frane e alluvioni, sull’erosione costiera e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali. Lo studio analizza anche le variazioni nel tempo delle aree colpite da frane e alluvioni, ma è possibile guardare questo documento anche da un altro punto di vista. Colpiscono soprattutto la puntualità e continuità delle informazioni (sono trasmesse quasi dall’inizio del secolo) e la loro rigorosità scientifica, che viene dal supporto offerto da ricercatori universitari di prestigio e grande esperienza. È bene infatti tenere anche conto del fatto che i dati esposti nella pubblicazione sono affiancati da un catalogo informatizzato dei dissesti consultabile (piattaforma idroGEO) e con la pubblicazione di testi utili esplicativi (es. metodo IDRAIM per monitoraggio dei corsi d’acqua).
Si deve poi constatare che questo complesso di informazioni permette ai tecnici un rapido confronto con i fattori di innesco dei dissesti. Ad esempio, è possibile con semplici confronti visivi o meglio con l’uso di GIS, rendersi conto di quanto le aree franose risentano del regime delle precipitazioni, le aree costiere del bilancio dei corsi d’acqua e le aree allagabili della soggiacenza della falda.
L’analisi su scala nazionale e regionale delle interrelazioni tra questi fenomeni ed una valutazione complessiva su scala nazionale e regionale sarebbe tuttavia più omogenea e attendibile se ISPRA stessa potesse affrontare questa tematica. Al momento non si può che commentare positivamente la funzionalità del lavoro svolto da ISPRA in questo campo e in quello della protezione delle risorse idriche, consigliamo dunque la lettura del rapporto che potete scaricare qui.