PRESENTATO IL PRIMO RAPPORTO SULLO STATO DELLE BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI IN ITALIA

E’ stato recentemente presentato da SNPA (Sistema Nazione per la Protezione dell’Ambiente) ed ISPRA il primo rapporto sullo “Lo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia: i dati regionali“ che illustra ed esamina i dati relativi al numero e all’estensione delle aree interessate da procedimenti di bonifica regionali (aggiornati al 31 dicembre 2019). Si tratta del risultato di un lavoro di sistematizzazione e classificazione con un livello di dettaglio fino al singolo comune.

Ciò è previsto sia dalla normativa ambientale vigente (art. 251 del D.Lgs. 152/06) e risponde alla necessità di avere a disposizione indicatori ambientali che indirizzino le scelte legislative. I dati confluiscono inoltre nella rete EIOnet (Progress in management of contaminated sites – CSI 015/LSI 003) dell’Agenzia Europea dell’Ambiente tramite JRC.

Il numero totale di procedimenti finora censiti è pari a 34.478 di cui 16.264 in corso e 17.862 conclusi. La superficie di territorio interessata dai procedimenti di bonifica sia in corso, sia conclusi, ammonta a 75277 ha, pari allo 0,25% dell’estensione del territorio nazionale. Attualmente in media si conta un procedimento di bonifica regionale ogni 9 kmq di territorio, ma va tenuto in conto che la superficie dell’area soggetta a procedimento è nota solo nel 67% dei casi.

La distribuzione e il numero di siti in bonifica o per cui è attivo in procedimento risulta essere eterogenea, il numero di siti è infatti maggiore nelle aree urbanizzate e industriali rispetto ad aree montane dove l’impatto è certamente minore; vi sono inoltre regioni “storicamente” più attive nel censimento rispetto ad altre.

Il database è organizzato in base ai procedimenti e per ognuno di essi è possibile visualizzarne lo stato: “Notifica di attivazione del procedimento”, “modello concettuale” (raggruppa i procedimenti in cui è stata definita la contaminazione e l’eventuale fase di bonifica/MISP/MISO), “bonifica” (raggruppa i procedimenti con interventi approvati fino alla conclusione in attesa di certificazione). Attualmente il 56% dei procedimenti in corso si trova alla prima fase, relativa alla notifica di attivazione, l’11% è in fase di caratterizzazione e il 10% circa in fase di analisi di rischio, sono inoltre censiti 101 interventi di Messa in Sicurezza Operativa in corso.

Il report offre la possibilità di analizzare i procedimenti secondo diverse classificazioni (stato della contaminazione, modalità di conclusione del procedimento di bonifica) oltre che mostrare dei focus regionali con elaborazioni dei dati in forma tabellare e grafica.

Ad esempio, per quanto riguarda i Siti Contaminati, in Italia ne sono censiti 4690, il 29% del numero di procedimenti in corso, di questi 2506 hanno ricevuto l’approvazione degli interventi di Bonifica o Messa in Sicurezza, altri 667 hanno concluso la Bonifica e sono in attesa di certificazione, 533 hanno ricevuto l’approvazione dell’Analisi di Rischio e per 984 attualmente non vi è nessuna indicazione.

Relativamente invece ai procedimenti conclusi, si evince che nel 52% dei casi la procedura si è chiusa a valle delle sole indagini preliminari e che nel 68% dei procedimenti conclusi non è stato necessario realizzare alcun intervento di bonifica. Solo in tre casi su dieci i siti si sono rivelati effettivamente contaminati e hanno richiesto l’adozione di interventi di bonifica.

Il comune italiano con il maggior numero di procedimenti in corso è Milano (511), seguito da Roma (343). Il Capoluogo lombardo è anche il comune con il maggior numero di procedimenti conclusi (1770), le statistiche dicono che in 807 casi si sono resi necessari interventi, mentre in 963 ciò non è avvenuto.

Per tutti i dati e gli approfondimenti del caso si rimanda al Rapporto.