CON L’ULTIMA RELEASE QGIS COMPIE UN SALTO FONDAMENTALE VERSO UN SEMPRE PIÙ ROSEO FUTURO

Il GIS è ormai divenuto un fedele compagno di viaggio nella vita quotidiana, sebbene solo gli addetti ai lavori ne siano del tutto consapevoli.

Soprattutto dall’avvento degli smartphone, ma già a partire dalla diffusione dei navigatori satellitari e dello sviluppo di internet, essi si sono infatti progressivamente “insinuati” nella vita di tutti i giorni.

Chi può affermare di non essere mai andato a guardare sulle mappe online come arrivare da un punto “A” ad un punto “B” o chi non ha mai cercato su qualsivoglia “app” installata sul cellulare la presenza nelle vicinanze di un gustoso ristorante o di un comodo albergo?

Tutte le risposte alle nostre domande sull’ubicazione di un luogo cui è associata un’informazione sono infatti elaborate e tramutate in rapida risposta grazie alle capacità di elaborazione e analisi dei Sistemi Informativi Geografici, comunemente chiamati GIS.

Orbene fino alla nascita del progetto Quantum GIS nel 2002, in corrispondenza dell’anno di introduzione dell’euro (curiosa ma casuale coincidenza!), ma soprattutto fino al 2009 in cui la release di QGIS denominata “1.0 Kore” ha reso il software molto più semplice all’uso e già completo, i GIS cosiddetti “Open Source (per intenderci non coperti da licenza commerciale e quindi gratis) erano strumenti di difficile utilizzo se non per veri e propri operatori del settore. In quei tempi i GIS commerciali più noti (MapInfo e ArcGIS su tutti) spadroneggiavano tra gli utenti base e medi per la presenza di un’interfaccia grafica più “immediata” e per una serie di strumenti di analisi e calcolo, già disponibili nel pacchetto, che non richiedevano l’inserimento di stringhe di comando per essere utilizzati, rendendo la curva di apprendimento molto verticale, a differenza dei potenti ma “difficili” strumenti liberi.

Con la versione 2 (2013) QGIS guadagna fette di mercato molto importanti tanto da essere oggi uno dei GIS in assoluto più utilizzati al mondo, sia nell’ambito dei software liberi che commerciali. A riprova di questo fatto quanto riportato in Google Trends, che evidenzia un interesse maggiore degli utenti internet per QGIS a partire dal 2013 rispetto al software commerciale di riferimento, ArcGIS di ESRI.

Oggi, con la versione 3, QGIS compie un ulteriore salto di qualità, divenendo software sempre più competitivo rispetto alle offerte degli altri programmi liberi o a pagamento.

Se non siete utenti di QGIS vi suggeriamo di provare questo validissimo strumento di analisi e rappresentazione delle informazioni e se lo siete, di “dare un occhio” alle novità introdotte nell’ultima versione, consapevoli comunque che la versione è ancora in fase di test, e può dunque essere ancora più instabile della v2.18, ultima release “garantita”:

  • Nuova interfaccia più veloce, reattiva che consente i processi in background (ne va della facilità di operare intanto che il software elabora qualche processo in corso…)
  • Gestore dei file unico per una più facile fruizione di tutti i formati dati utilizzabili
  • Personalizzazione e salvataggio di diversi profili utente per una migliore condivisione del software su una medesima macchina
  • Barra di ricerca universale per accelerare la ricerca di strumenti, livelli informativi o oggetti
  • Viste di mappa multiple per una maggiore versatilità nell’utilizzo dello strumento
  • Migliore organizzazione e gestione degli stili tramite i quali vengono rappresentati i dati raster e vettoriali
  • Più semplice gestione delle etichette
  • Editor con nuovi strumenti di disegno tipo CAD, per una più rapida rappresentazione delle geometrie
  • Selezione degli oggetti per valore, con la possibilità di visionare tramite lampeggio il risultato della query in mappa
  • Nuova organizzazione del processamento dei dati (ci sono molteplici nuovi strumenti di analisi, tra i quali si segnalano le mappe di calore, interpolatori, analisi raster su DTM, statistiche zonali, ecc…); in particolare è fondamentale il processamento dei task in background
  • Supporto 3D nativo e rendering 3D di layer vettoriali con possibilità di integrare i dati 3D nel composer per la stampa e di interrogare gli oggetti nella mappa 3D
  • Possibilità di rappresentare i dati tramite grafici dinamici con il plugin Data Plotly
  • Attraverso il nuovo Composer gestione più facile e versatile dei layout di stampa e possibilità di salvataggio delle mappe in PDF

 

Per maggiori informazioni:

https://docs.qgis.org/testing/en/docs/user_manual/

 

http://changelog.qgis.org/en/qgis/version/3.0.0/

 

https://north-road.com/2017/12/24/24-days-of-qgis-3-0-features/