POLLUTER PAYS PRINCIPLE: L’APPROCCIO BASATO SULL’IMPIEGO DI TECNICHE DI FINGERPRINTING E DELLA MODELLAZIONE MATEMATICA

Durante la fiera RemTech dello scorso Settembre, l’evento dedicato alle bonifiche dei siti contaminati, la protezione e la riqualificazione del territorio, la Dott. Trefiletti di TETHYS ha presentato l’intervento dal titolo: “Fingerprinting composizionale e modellazione numerica del trasporto di NPAL in falda per l’applicazione del Polluter Pays Principle“.

L’intervento è stato centrato sull’approccio tecnico che può consentire di realizzare uno dei principi fondamentali della legislazione ambientale europea ed italiana in materia di bonifica dei siti contaminati, il Polluter Pays Principle: secondo tale principio chi ha cagionato una contaminazione deve coprire i costi per gli interventi di bonifica. Tale norma può risultare di difficile applicazione in siti industriali dove più proprietà si sono succedute o più soggetti confinanti hanno utilizzato materie prime simili nelle loro attività produttive.

L’esperienza acquisita dagli Autori evidenzia come la combinazione integrata di tecniche avanzate, quali il fingerprinting (composizionale o isotopico) e la modellazione matematica (di flusso/trasporto) possa consentire di raggiungere l’obiettivo riducendo le incertezze insite nelle singole tecniche. Il caso di studio riportato, ha inoltre mostrato come l’esecuzione preventiva di una caratterizzazione idrochimica dei prodotti contaminanti (Fingerprinting composizionale) atto a costituire una baseline riconducibile alla contaminazione del sito in un certo momento, sia risultato fondamentale nelle successive vicissitudini occorse; l’abbinamento della successiva indagine di fingerprinting con la modellazione numerica del trasporto di prodotti in fase libera (LNAPL), oggetto di sviluppo, ha consentito di attribuire inequivocabilmente la responsabilità di un evento e di identificarne il periodo di avvenimento.