LA DENDROGEOMORFOLOGIA PER LA CARATTERIZZAZIONE DI UN MOVIMENTO FRANOSO IN AREA MONTANA

La realizzazione di una galleria in zona montuosa deve spesso fronteggiare difficoltà connesse con l’esistenza o insorgenza di fenomeni franosi. Nel numero 93 di novembre 2019 della prestigiosa rivista “Tunnelling and Underground Space Technology” è stato pubblicato un articolo a firma congiunta (autori vari riconducibili al Politecnico di Milano, Università di Parma e TETHYS Srl) nel quale si esaminano le conseguenze derivanti dalla realizzazione di un tunnel in presenza di una deformazione gravitativa profonda del versante (DGPV), con specifico riferimento a un caso di studio in Lombardia per il quale TETHYS Srl è stata coinvolta.

Al fine di caratterizzare il dissesto si sono utilizzate tecniche e strumentazioni tradizionalmente utilizzate per la caratterizzazione di fenomeni gravitativi lenti (rilievi geologico-tecnici e geomorfologici, sondaggi geognostici e indagini geofisiche, misurazioni di convergenza nel costruendo tunnel, dati da monitoraggio topografico superficiale e inclinometrico nel sottosuolo, interferometria radar da satellite, rilievi geomorfologici e dendrogeomorfologia). Mettendo a sistema tutte queste informazioni ed eseguendo analisi incrociate si è potuto determinare che il dissesto è stato riattivato probabilmente per la sovrapposizione di fattori scatenanti diversi, riconducibili sia all’attività antropica che a fenomeni naturali.

Di notevole interesse è risultato in particolare l’utilizzo di tecniche dendrometriche e dendrocronologiche, che consistono nell’analisi di dettaglio dello sviluppo delle piante vive nel corso degli anni tramite osservazione diretta, posto che ogni pianta “registra” gli spostamenti del versante franoso reagendo alle sollecitazioni indotte dal moto franoso.

In contesti di montagna complessi, ove l’inclinazione del versante può non sempre essere ottimale rispetto al volo dei satelliti, la copertura arborea consistente, l’assenza di superfici riflettenti (quali edifici, strade o manufatti) evidente, l’analisi dendrogeomorfologica ha portato a risultati molto interessanti ove le più conclamate tecniche di indagine (ad es. l’interferometria SAR e il monitoraggio topografico di precisione) non hanno invece potuto raggiungere i risultati desiderati. L’approccio integrato in contesti complessi è dunque fortemente raccomandato per la caratterizzazione di una frana.

Per approfondimenti si riporta qui il collegamento all’articolo pubblicato:

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0886779818307351?via%3Dihub#!